Pensiero Analitico

Pensiero Analitico

Il pensiero è l’attività mentale che permette di costruire ipotesi sul mondo e sul modo di pensarlo attraverso il ragionamento, la riflessione, l’immaginazione, il ricordo. Ma nel pensare possiamo commettere, anche inconsapevolmente, molti errori: le nostre ipotesi possono essere false, i nostri ricordi imperfetti, la nostra immaginazione distante dalla realtà. Tendiamo a elaborare dati e informazioni in maniera errata effettuando inferenze scorrette e prendendo decisioni incongrue.

Di fronte a un problema, spesso, la forma di pensiero prevalente è di tipo meccanico: si richiamano alla mente problemi che presentano caratteristiche simili con il fine di applicare le stesse soluzioni. Andiamo alla ricerca di schemi già noti, relazioni tra oggetti e situazioni già visti, che ci permettano di individuare una soluzione senza sprecare troppe energie cognitive.
Ma in questo modo si semplificano i ragionamenti, si riduce la complessità senza una piena comprensione del problema e delle sue cause.

Il pensiero analitico ci aiuta invece a scomporre i fatti in maniera dettagliata, sequenziale, sistematica, a individuare le priorità su basi logico-razionali. Grazie alla linearità del pensiero analitico si ha consapevolezza delle relazioni di causa-effetto tra fenomeni e una comprensione dei passaggi inclusi nell’analisi: si analizzano linearmente e senza salti i singoli passaggi allo scopo di evitare fratture o contraddizioni.

Il pensiero analitico può essere accompagnato a un pensiero critico, alla capacità di analizzare situazioni e scenari mettendo in discussione ipotesi, ricordi, immaginazione, senza cadere in un approccio eccessivamente negativo. Il pensiero critico va alla ricerca di errori, incoerenze, debolezze, contrasta le euristiche e gli errori sistematici, per questo accoglie tutte le informazioni, le valuta per poi scartare quelle inaffidabili, dubitare di quelle su cui si ha indecisione e tenere quelle confermate.

Il pensiero analitico si basa sull’evidenza e non sulle emozioni, sulla razionalità e non sull’intuito. È un pensiero verticale, razionale e riflessivo focalizzato a decidere cosa pensare o cosa fare. L’elaborazione dei dati avviene attraverso deduzioni e analisi attenta di fatti, eventi, fenomeni. Ma non tutte le scelte e i problemi possono essere risolti facendo appello alla logica e alla razionalità. Il segreto per prendere buone decisioni è sapere quando affidarsi al pensiero analitico e quando aprirsi alle emozioni, avendo fiducia delle proprie intuizioni (pensiero laterale)